mercoledì 30 aprile 2014

My generation

Mi chiedo sempre se si sono resi conto di aver mandato una generazione al macero.
E se l'hanno fatto di proposito è ancora peggio.
Quando avevo 17-18 anni, a me e ai miei coetanei il futuro era sostanzialmente un bivio: se ne avevi voglia e testa andavi all'università per poter un giorno far parte della classe dirigente, oppure entravi nel mondo del lavoro come operaio. Terza scelta, carriera militare.
A poco meno di 15 anni di distanza da quel bivio i miei coetanei si dividono quindi in 2 fasce economiche: chi ha già una decina di anni di esperienza lavorativa ed un po' di soldi in banca e chi ha perso il treno perché ha continuato gli studi ed adesso non trova un lavoro che valga gli sforzi spesi negli anni universitari.
Per cui abbiamo, chi intellettualmente sognava ed era pronto ad un futuro da dirigente, con relative mensilità, e chi non ha perso tempo, ha più soldi ma meno ambizioni, meno intelletto (e chi pensa sia un discorso classista e razzista: lo è, non siamo tutti uguali).
Tutto al rovescio in pratica.
Chi ha i mezzi intellettivi e la capacità per emergere non ha gli strumenti adatti, e chi ha tali strumenti li spreca in idiozie.
Chi ha scelto la vita militare, piena di sacrifici certamente, ha anche uno stipendio statale e la maggior parte delle volte è pure sovrapagato in rapporto alle ore e alla qualità del lavoro che svolge.
Lo hanno fatto apposta?
Riformare le università per creare un esercito di laureati, azzerandone così il valore di quel pezzo di carta, è stato controproducente alla lunga: bene che ti va, fai la baby sitter, il commesso o lavori in un call center. Che cazzo ti sei laureato a fare?
Creare posti di lavoro simili alla schiavitù ha dall'altro lato creato un esercito di ragazzi pronti a mettersi in tasca quei 4 soldi da buttare il sabato sera. Ma almeno ce li hanno quei 4 soldi.
In tutto ciò la classe dirigente (che è sempre quella da 20 anni, quella che ha fatto questi danni sta ancora li!) se la gode e guarda noi piccoli topolini come dei falliti che hanno studiato tanto e non trovano lavoro, oppure come ignoranti che non hanno studiato e quindi non possono capire quanto è complicata la politica.
Si, l'hanno fatto apposta!

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