mercoledì 25 dicembre 2013

Buon Natale!

Buon Natale a tutti,
A chi ha tanto e chi poco, a chi vorrebbe di più e a chi si è accontentato.
Buon Natale a chi è sempre felice e a chi invece non si toglie la tristezza di dosso.
Buon Natale a chi lo ama e a chi odia il Natale perché ce l'ha col mondo intero.
Buon Natale a chi ci crede e a chi non ci crede: la Sua venuta è speranza in un mondo migliore.
Buon Natale a chi lo vive come uno stress fare i regali e a chi ha capito che è sempre bello far capire ad una persona che l'hai pensata.
Buon Natale a chi è solo e a chi ha una famiglia troppo grande da gestire.
Buon Natale ad un mondo che ha veramente bisogno di un regalo da parte di queste scimmie parlanti.
E buon Natale a te amore mio, che hai cambiato la mia vita: la tua venuta mi ha dato speranza in una vita migliore,

mercoledì 4 settembre 2013

Questo è per te

Ciao, ti conosco nel vero senso della parola da poco meno di 3 anni, ma da quando ho cominciato a farlo non ho più smesso di apprendere cose su di te.
Ti ho vista anche crescere, come persona, come donna.
Hai saputo tener testa alle difficoltà che sono sopraggiunte col mio ingresso nella tua vita, hai superato ostacoli che all'inizio sembravano insormontabili.
Seppure tra mille insoddisfazioni, ti ho visto entrare (più o meno) stabilmente nel mondo del lavoro, con un lavoro per cui sembri nata, cosa rarissima di questi tempi.
Ti ho visto prenderti la responsabilità di un'automobile nuova da mantenere tutta da sola, e ci stai riuscendo alla grande.
Ti ho visto prenderti cura e sopportare me, e ce ne vuole!
Ti ho vista perdere amici, guadagnarne di altri, ammettere i tuoi errori e perdonare quelli degli altri.
Ti ho vista sbagliare, continuare a farlo ed avere la certezza che rifarai quegli errori: perché sei fatta così, ma ti amo e ti accetto, senza sentire la necessità di cambiarti.
Ti ho vista piangere, ma molte più volte ti ho vista ridere e sempre per colpa/merito mio!
Ti ho visto disegnare sogni, e cancellarli il giorno dopo, ma inconsciamente hai la consapevolezza che, pur cancellandoli, i sogni lasciano sempre una traccia per essere ripresi.
Ti ho vista bambina in foto, sto vedendo crescere una donna.
Ti amo piccola mia.
Sono fiero di te!

giovedì 29 agosto 2013

Angry Birds

Stavo riflettendo sul popolare gioco per smartphone e fessbucchiani vari (io): perché è così popolare?
Si, ok, c'è l'atavico desiderio di scagliare qualcosa contro qualcuno che ti sta sulle palle e più sei bravo, più punti ottieni.
Meccanismo tanto elementare quanto valido.
Ma c'è di più, perché per esempio utilizzare uccelli e maiali? Non sono animali in competizione fra loro e se vogliamo seguire il plot dei vari livelli (che fondamentalmente è sempre lo stesso) troviamo dei maiali che rubano uova, cosa che in natura non esiste!
Però proprio questo mi ha fatto accendere la classica lampadina di Archimede Pitagorico (si, il genio dei fumetti di Topolino): e se tutto ciò fosse una metafora della società moderna?
Analizziamo bene il tutto: abbiamo dei maiali, organizzati in una scala gerarchica dove in cima c'è un re grosso e paffuto, difeso il più delle volte da altri maiali di media grandezza dotati talvolta di elmetti e scudi vari, infine altri maialini più piccoli che servono solo a fare numero e muoiono con uno starnuto.
Dall'altro lato troviamo degli uccelli di vario genere, ognuno con una propria peculiarità tanto da essere necessari per certi scopi ed inutili per altri, ma comunque indispensabili anche se piccolini, uccelli che tra l'altro sono simbolo di libertà!
Quindi, da un lato abbiamo una casta che sta al potere, impersonata da una schiera di maiali verdi (che non è il colore del maiale in natura, ma che simboleggia l'invidia, la putrefazione, e la malattia), dall'altro lato abbiamo diversi uccelli variopinti, per i quali si può simpatizzare anche soltanto in base al proprio colore preferito.
Veniamo al casus belli: ogni storia inizia con questi maiali che rubano le uova a degli ignari uccelli, con vari sotterfugi sempre a tradimento, che quindi partono al contrattacco cercando di abbattere livello dopo livello tutti i maiali, finché arrivati a quello finale non si riesce ad ottenere indietro le agognate uova.
Simbolicamente è facile pensare alle uova sia come un bene di proprietà degli uccelli, sia come futura stirpe a cui daresti la propria vita per dare loro la libertà.
E veniamo quindi al punto in cui questi uccelli cercano di sconfiggere i maiali: come dei buffi kamikaze, si lanciano tramite una fionda alla volta dei maiali, distruggendo qualunque cosa capiti a tiro (opere murarie, fabbriche di legno o ripiani di vetro) maiali inclusi; per cui si realizza il punto precedente: questi uccelli stanno dando la propria vita per recuperare quanto di più prezioso è in loro possesso, le proprie uova!
Riassumendo quindi si può dire che abbiamo degli spiriti liberi (gli uccelli) che danno la loro vita per sconfiggere una casta di potere avida e malvagia (i maiali verdi) pur di riavere indietro quanto di più caro a loro!
Ditemi ora se non è una chiara metafora della società moderna: anche noi abbiamo una casta che non fa altro che accaparrarsi quanto più potere e denaro possibile, sottraendola a noi e ai nostri figli; l'unica soluzione che abbiamo è quindi ribellarci, dando anche la vita contro questa casta e poter quindi ridare un futuro ai nostri figli!
Per questo io adoro Angry birds.

mercoledì 17 luglio 2013

'90

Non sono un tipo che si mette a guardare indietro e fa dell'amarcord, ma ogni tanto guardo con nostalgia ai miei 15 e 16 anni e come colonna sonora immagino sempre l'album degli Oasis "(What's the story) Morning glory?"
Non è una nostalgia del tipo "voglio tornà bambino", assolutamente!
Più che altro mi manca la spensieratezza di quegli anni, quello scooter e quei 4 soldi in tasca che mi permettevano comunque di fare tutto quello che volevo.
Purtroppo sono affetto da questa brutta malattia che si chiama crescere e dovrò conviverci finché campo, visto che è cronica :-D
E vabbeh, lo scooter non c'è più, i soldi sono rimasti 4, ma gli Oasis ce li ho sempre :-)


E' sempre un piacere ascoltare quest'album

lunedì 15 luglio 2013

Cani e maiali

Io ero tra quelli che volevano le dimissioni della Idem, perché chi sbaglia, paga. A prescindere da chi sia e da che passato abbia.
Ma l'esempio va dato perché venga seguito, non perché funga da capro espiatorio di tutti i mali e poi via di nuovo con le porcate come prima e peggio di prima!
Quindi, per il principio di proporzione della pena, tagliate la testa ad Alfano e date fuoco a Calderoli; nel secondo caso ci sarà pure il gradevole effetto collaterale di odore di maiale grigliato!

domenica 14 luglio 2013

Lorenzo live

Amore mio, è passata una settimana da quella sera del 6 luglio e soprattutto da quella fantastica notte!
La rifarei daccapo ogni giorno: concerto meraviglioso, dopo-concerto fantastico!
Ti amo da impazzireeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


sabato 13 luglio 2013

Drogati

Questo siamo, come popolo italiano.
Assuefatti a qualunque scempio compiuto dentro casa nostra!
Moglie e figlia di un dissidente kazako, senza che, a sentir loro, fossero informati i ministeri dell'Interno e degli Esteri, vengono prelevati dalle forze dell'ordine e messe su un aereo privato per farne ostaggio del presidente/dittatore del Kazakistan!
Roba che in qualunque Paese normale avrebbe aperto una crisi istituzionale con immediate dimissioni dei Ministri relativi!
Qui invece per mettere le pezze e far stare attaccato col nastro adesivo sto governicchio da 4 soldi ci si cala a qualunque scempio e violazione dei diritti civili!
E dicono che non ne sanno nulla!!!!
Ma andate a prendere per il culo qualcun altro!
Drogati siamo!
Dalle altre parti del mondo si scende in piazza per molto meno!

venerdì 12 luglio 2013

Il cappio al collo

Nel febbraio 2011 ho aperto una cartoleria, in piena crisi.
Il primo anno, ovviamente, non è che sia andato granché bene: mi dovevo far conoscere, dovevo acquisire una clientela fissa, alcuni errori sulla tipologia di merce da acquistare e così via...
Il secondo anno cominciano a vedersi i miglioramenti, alla fine un buon 50% in più rispetto all'anno precedente.
E' iniziato adesso il terzo anno di attività, e le prime impressioni sono un 30% in più rispetto all'anno precedente: non male, in tempo di crisi.
Ma tutto ciò non basta.
Pur avendo aperto con tutte le agevolazioni che lo Stato poteva darmi, ho delle spese fisse a cui non posso esimermi.
3000 e passa euro di INPS all'anno, pensione che non vedrò mai, se continuano così le cose in Italia; 500 euro di spazzatura che il comune vuole, pur non venendosela a prendere; 100 euro mensili di media tra luce e telefono; 800 euro fissi ogni mese tra affitto e rate della finanziaria a cui ho chiesto il prestito per avere liquidità ed iniziare.
Tutto questo per dire che si, il negozio ce la fa bene o male a pagare tutto questo, ma per me cosa resta? Possibile che stia 8 ore al giorno li dentro per la Patria? Ed un futuro come lo creo? Cosa, lo sto già creando? Non si vede allora...
Io li capisco tutti questi imprenditori che si tolgono la vita oberati dai debiti e dalla vergogna per non essere riusciti a soddisfare le aspettative della società e della propria famiglia soprattutto. Non sono gesti che farei, chiariamoci, ma li capisco!
Ed il cappio al collo non se lo mettono loro da soli: glielo sta mettendo lo Stato, che nel migliore dei casi è assente, ma quotidianamente lo si vede come uno strozzino che mette una tassa su qualunque cosa.
E la colpa non ce l'ha solo il Governo attuale, ce l'ha chi è venuto prima di loro (in molti casi però sono sempre gli stessi), e chi in 20 anni non ha saputo combinare niente per il futuro dei propri figli!
Ce l'ha chi 30 anni fa ha continuato a vivere nel lusso pensando che nulla sarebbe cambiato.
Ce l'ha chi ha votato sempre le stesse persone per tutto questo tempo, ce l'hanno i miei genitori, i vostri genitori e i loro genitori a loro volta, che col loro voto hanno creato una macchina statale difettosa e piena di falle.
Adesso è tardi per rimediare, non si torna indietro dopo errori del genere. Si deve chiudere quest'epoca e riaprirne una nuova, anche in modo violento. Purtroppo però sono stati bravi anche nel drogarci di roba inutile, siamo pieni di roba inutile.
Sappiamo tutti chi è Steve Jobs, ma in pochissimi conoscono Richard Stallman.
C'è tantissima ignoranza in giro, non intendo quella grammaticale (che è grave e persistente), ma proprio mancanza di conoscenza delle cose che ci circondano, e altrettanta arroganza!
Scusate la botta di pessimismo, sarà che è luglio e in cartoleria girano pochissimi soldi ;)
A chi dice che i soldi non danno la felicità, rispondo che è vero, però aiutano a gestire bene la tristezza!

mercoledì 5 giugno 2013

Google = Skynet ;-)

Mi è arrivata una notifica da Google+, "Forse potresti conoscere Tizio Caio".
Vado a controllare, è uno di Palma di Montechiaro titolare di un B&B.
Controllo meglio, è il B&B che qualche settimana fa mi ha chiamato al cell perché voleva un'informazione.
Io ho un cellulare Android, quindi all'attivazione ho messo il mio account Google per avere tutti i servizi connessi.
Cosa è successo? Google ha pescato tra le mie chiamate ricevute il numero di telefono di Tizio che ha pure un account Google+ e me l'ha fatto mettere in contatto.
Non mi sto lamentando del fatto che la mia privacy è stata violata, visto che so bene che quando "accetto" certe clausole è questo il rischio; voglio solo mettere in evidenza ciò che succede quando si accetta selvaggiamente il download di qualunque cosa.
Bene inteso, a livello "lavorativo" una connessione tra servizi che è portata a questo livello è sicuramente ottima!
Ma volevo mettere l'accento sul fatto che in molti, col "mi piace", col "condividi", col dare il permesso ai giochi, mettono a disposizione della comunità (e per comunità si intende tutto il pianeta connesso ad internet) una parte di noi e della nostra privacy.
Perciò, non sorprendetevi se un giorno un tale vi busserà alla porta offrendovi dei servizi fatti apposta per voi come se vi conoscesse da una vita: lui VI CONOSCE perfettamente perché avete messo una parte della vostra vita on line!
Ma finché vi bussa per offrirvi servizi di cui non avete bisogno, siete sempre liberi di non aprire quella porta; il problema sorgerà il giorno in cui quei dati vostri personali verranno usati contro di voi. State attenti perciò a cosa "vi piace", cosa "condividete" e a quale applicazione date il permesso.
Scusate se vi ho annoiato, ma penso che ci sia molto analfabetismo digitale e che sia importante per tutti che tutti sappiano queste cose.

p.s. Ancora dubbi che Google non sia Skynet? :-D

lunedì 3 giugno 2013

Gli amici si vedono nel momento del bisogno. Loro.

Troppo spesso ultimamente sto avendo a che fare con queste persone.
Finché non hanno niente da fare a cena il sabato sera, casa tua va bene.
Finché hanno bisogno di una spalla a cui poggiarsi perché la ragazza li ha lasciati, la tua spalla va bene.
Quando il 1° maggio, causa maltempo, la giornata al mare va a puttane, casa tua torna utile.
Quando vuoi risparmiare per un regalo, la tua cartoleria va bene.
Quando però li inviti a cena per passare il sabato sera, prima dicono di si, poi trovano di meglio da fare e ti accollano il pacco.
Quando ti viene voglia di svagarti, chiami altri amici e te ne freghi se la spalla su cui hai pianto in quel momento non ha altri impegni.
Quando nel tuo negozio non hai il palloncino ad elio preciso a cosa hai in mente tu, allora te ne vai da un'altra parte a spendere molto di più di quanto avresti speso da me.
Ok, non sono tutti così e non sono sempre così.
Però ti fanno cadere le palle a terra.
Meglio non averne bisogno di amici. Allora.

domenica 2 giugno 2013

Duegiugno

Art. 1 della Costituzione.
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Una repubblica che non rispetta se stessa fin dal primo articolo della sua Costituzione, ha ancora senso di essere festeggiata?

domenica 12 maggio 2013

Mamme

Auguri a tutte le mamme, passate, presenti e future!
Si, future: non vedo l'ora che tu lo sia.
Sarai splendida, sarete splendidi, saremo splendidi!
Ti amo

giovedì 9 maggio 2013

Soli aut sanguinis

Ovvero, cosa fa di me un italiano.
Io scrivo, parlo, ragiono da italiano. Ne ho assorbito la cultura, per tutti i 34 anni della mia vita, e sono protetto dalle Leggi di questo Stato.
E ne vado fiero.
Ma cosa fa di me ciò che sono?
E' il fatto che i miei genitori lo sono altrettanto, o piuttosto che sono nato e cresciuto in questo territorio e ne ho assorbito lingua, usi e costumi?
Non sono discorsi filosofici fini a se stessi, perché nella globalizzazione in cui viviamo è sempre importante tenere a mente da dove veniamo, chi siamo e soprattutto perché siamo così!
Cos'è più importante? L'Individuo, unico e con proprie peculiarità, o una Comunità, insieme di Individui ma omologati dentro concetti prestabiliti?
Il mio pensiero è che sia l'Individuo ad essere più importante, che la lingua che parla, con cui scrive e la cultura di cui si è imbevuto durante tutti gli anni della sua crescita lo abbiano fatto diventare quello che è, italiano nel nostro caso.
Poco mi importa se le tradizioni della sua famiglia, la cultura pregressa della sua Comunità, appartengano ad un'altra nazione o continente: anche io, da siciliano, ho cultura e tradizione diverse dal mio amico romano o milanese, ma da quando sono venuto al mondo ho a mia volta cominciato un percorso personale di cultura e tradizioni, in cui mescolo quelle dei miei genitori con quelle con cui vivo.
Quindi, cosa fa di me un italiano?
A mio parere il luogo in cui ho vissuto e sono cresciuto, in cui mi sono formato culturalmente, oltre che linguisticamente. E non il mero fatto che i miei genitori mi abbiano ereditato una italianità genetica.
A chi paventa un esercito di puerpere disposte a fare viaggi della speranza su dei barconi sospinti dallo scirocco pur di vedere il proprio figlio nascere da italiano: finora ho sempre parlato di "percorso culturale" e "vivere e crescere". Il bambino nato qui, a mio parere, non è automaticamente italiano (se i genitori non lo sono già) ma lo diventa dopo aver vissuto diversi anni qui (non saprei dire quanti, non faccio il sociologo e nemmeno il legislatore), in alcuni Paesi europei 18, altri meno.
Ma il punto è che questa Terra non è mia perché ci abito, ma perché faccio qualcosa per essa. E chiunque arrivi qui per starci e per migliorarla allora ha lo stesso mio diritto di chiamarsi italiano, sia egli di origine cinese, africana o mediorientale.

venerdì 19 aprile 2013

Altro che crisi di nervi...


Ok, discorso serio ora.
Prodi doveva essere il primo nome del PD, che invece con Marini si è dato in pasto al proprio elettorato e all'opinione pubblica generale smascherando la totale inconsistenza dei propri dirigenti.
Prodi doveva essere presentato ieri mattina, per poi procedere con 2 turni di schede bianche ed essere riportato questo pomeriggio, nel frattempo sondavano il terreno per l'appoggio esterno. In caso di mancato appoggio convergevano su Rodotà che faceva contenti tutti, PD, Sel, M5S e 60% del popolo italiano che non è male come percentuale.
Capitolo coerenza: Marini, per sua stessa ammissione, fece cadere Prodi nel '98. Perché un giorno proponi il diavolo ed il giorno dopo l'acqua santa? Dimostri solo che non hai una linea politica prestabilita ma stai navigando a vista.
Per 2 mesi si è chiesta responsabilità e collaborazione col M5S, ora che possono dare l'esempio cercano di forzare la mano con un nome condivisibile (non so fino a che punto) ma che crea malumori tra l'elettorato.
Prodi non è il cambiamento che annunciava Bersani e che si auguravano gli italiani, seppur più giovane degli altri nomi, sa di stantìo e "vecchia politica". Ed ha anche lui i suoi scheletri nell'armadio.
Ovviamente è anche un nome che presta il fianco a battutacce e recriminazioni (anche ovvie) da parte dell'opposizione. Si sta eleggendo il Presidente della Repubblica, invece stanno dando l'impressione di voler fare una partita a Risiko dove vince chi conquista tutte le poltrone.
Tirando le somme, Prodi è il nome perfetto per il PD: racchiude in se tutti gli errori di comunicazione di un partito che non sa più dialogare col suo elettorato, men che meno col resto d'Italia.
A sto giro non li ho votati, e non stanno facendo nulla per farmi pentire della scelta.

venerdì 5 aprile 2013

Dicono di me...

Negli anni mi hanno detto di tutto, intendo le persone che mi stavano affianco.
Bravo ragazzo, simpatico, antipatico, stronzo, insopportabile e chi più ne ha più ne metta.
Mai mi avevano detto divertente.
Mai.
Oggi mi è stato detto ed è stata una novità: non mi ero mai visto divertente, all'interno della coppia intendo.
E devo dire che non so se sono divertente, però mi diverto da morire con questa ragazza.
Sarà che sono divertente, ma penso che sia lo stare con te che mi rende libero di esserlo!
Grazie anche per questo amore mio!

mercoledì 27 marzo 2013

Paese sull'orlo di una crisi di nervi\3

Premessa: ho votato 5 stelle, ma non mi reputo un loro elettore.
Preferisco avere sempre un pensiero indipendente e scegliere di volta in volta chi o cosa si avvicina di più alle mie idee.
Oggi ho letto un pensiero di Salvatore Borsellino, che rispecchia abbastanza bene il mio.
Lo riassumo:

"Non mi sognerei mai, oggi, di lanciare un analogo appello per spingere qualcuno di loro a votare la fiducia a Bersani e questo per due motivi. Il primo è che io stesso avrei dei forti dubbi a dare il voto ad un partito che negli ultimi venti anni non ha mai fatto una vera opposizione ai governi guidati da Berlusconi, e per dimostralo basta citare il discorso di Violante alla Camera nel quale disse che Berlusconi sapeva benissimo come un governo di sinistra non gli avrebbe mai tolto le televisioni e non avrebbe mai fatto una legge sul conflitto di interessi. [...]Il secondo è che ritengo che i grillini, indipendentemente dalla guida , sicuramente molto accentratrice del loro leader, hanno un forte spirito di appartenenza al movimento, della democraticità delle decisioni che prendono al loro interno, e se hanno deciso internamente, come hanno deciso, di non votare la fiducia a Bersani, non ascolterebbero sicuramente chi dall'esterno, come me, li dovesse spingere a fare al contrario. [...] Qualche giornalista mi ha chiesto, semmai, cosa farei al loro posto. Ho risposto che farei come sta facendo il movimento in Sicilia e come loro, mi risulta, sarebbero disponibili a fare anche in parlamento, cioè valutare provvedimento per provvedimento e votarlo o meno se coincidente o meno con il loro programma e i loro obiettivi. Ma all'Assemblea Siciliana non esiste il meccanismo della fiducia, al Parlamento nazionale si, e questo credo sia per loro un ostacolo insormontabile.Io, che ho una mentalità anche molto pragmatica, voterei la fiducia e poi, alla prima occasione, non la confermerei se la linea del governo fosse, nel complesso, diversa da quella da loro auspicata. Ma questo è soltanto quello che farei io. Loro credo vogliano fare venire a galla fino in fondo le contraddizioni di questo sistema di partiti, di questa classe politica, di questo finto bipolarismo, di questo sistema di potere ormai al collasso.E forse non hanno tutti i torti, prima di ricostruire occorre spazzare via le macerie."
Mi trovo sostanzialmente d'accordo: fossi stato in loro avrei dato una fiducia su quei punti in comune e al primo sgarro avrei fatto saltare il banco. Ma io non sono loro, non li ho votati per fiducia cieca nel loro programma, non sono state le mie idee a farli arrivare fin li, per cui non mi sento in diritto di dire se stanno sbagliando o meno.
Si prendono le responsabilità delle loro scelte e se si andrà a votare nuovamente si saprà se questa decisione gli avrà portato dei vantaggi o meno.
Concludo, la fiducia bisogna meritarsela con le parole e le azioni fatte in passato, non con le promesse del futuro.

domenica 24 marzo 2013

Two is megl che uan

Una (non tanto) vecchia pubblicità di un gelato bigusto recitava proprio così, in un inglese maccheronico.
Il senso però si capisce e non posso fare altro che condividerlo amore mio: Due è meglio di uno!
E ora viaggiamo per il terzo!


sabato 23 marzo 2013

Come quando andavo a scuola

Parlo del Papa, quello nuovo.
A quanto pare la persona di Jorge Bergoglio era già stata sfiorata dallo Spirito Santo nel 2005, che invece poi optò per colui che divenne Benedetto XVI.
Qui prevale il mio agnosticismo, per cui solo Dio sa del perché di quella scelta, se poi 8 anni dopo è stato scelto proprio il secondo arrivato all'ultimo conclave.
Ma ritorniamo in tema.
In questi primi giorni di pontificato, sembra che il Vaticano sia scosso da una ventata di novità, umiltà e riavvicinamento ai fedeli, soprattutto quelli più emarginati, cose che tra l'altro Cristo ha detto e fatto a chiare lettere, come riportato nei Vangeli.
Assistiamo quindi a croci di legno, in luogo di quelle d'oro, esortazioni ad elargire ai poveri i soldi che dovrebbero essere spesi per una eventuale visita a Roma da parte dei suoi connazionali, ed un riavvicinamento proprio fisico del Papa con le persone che gli stanno accanto.
Tutto bellissimo, oserei dire.
Ma la mia riflessione è: se il conclave è riuscito ad eleggere questo cardinale di ormai 76 anni, con queste qualità umane, perché non è riuscita a farlo anche prima?
Perché ha aspettato che tutto il Vaticano fosse travolto dagli scandali? E tra preti pedofili e maggiordomi spioni ce ne sono stati tanti da far perdere le forze anche ad uno tosto come Ratzinger!
Sembra come quei ragazzi che a scuola "sono intelligenti ma non si applicano", perché si vede che quando si impegnano sanno fare cose eccellenti, ma devono essere spronati tanto prima di riuscirci!
Proprio come me quando andavo a scuola...

venerdì 8 marzo 2013

No woman no cry

Oggi è l'8 marzo, in questa data, fin da bambini, ti insegnano che è la "festa delle donne", che si regala la mimosa e che bisogna sempre ricordarsi che le donne hanno uguali diritti degli uomini.
Tutto giusto, ma.
Ma.
Ma perché una volta cresciuto l'unica cosa che si ricorda è di dare la mimosa e far finta di trattare la donna come tua pari?
Io, da uomo, non ci sto! La donna la tratto da mia pari ogni giorno, con i pro e i contro che ciò comporta. E niente mimosa, puzza!
Poi una considerazione: non me ne frega niente che utilizziate la sera dell'8 marzo per mettervi in tiro e dimostrare alla società che siete emancipate, sappiate solo che suscitate il pensiero opposto.
Se vi sentite emancipate, snobbate la parte "commerciale" di questa pseudo-festa: approfittate della ricorrenza per marcare le differenze sociali che ci sono ancora con gli uomini.
Perché se usate l'8 marzo per andare in comitiva tutte assieme a prendere una pizza senza essere giudicate con sorrisini, non siete emancipate: siete omologate!

Infine voglio dedicare le ultime 2 righe alla mia donna, colei che mi sta affianco anche nei momenti brutti, perché è fin troppo facile stare assieme quando tutto è rose e fiori.
Tu che la pensi come me sull'8 marzo, sappi che sei più donna di quanto pensi. Sei tutto quello che si può ammirare in una donna: bella intelligente, spigliata, fiera e caparbia. Aggiungo che sai pure guidare!
Si, ti amo, mia donna.

giovedì 7 marzo 2013

Paese sull'orlo di una crisi di nervi\2

Contro.
Premetto che ho votato per il movimento e che allo stato attuale delle cose "sto matrimonio non s'ha da fare".
Vivaddio siamo ancora in democrazia e il Parlamento, seppur acciaccato, è tutto li nella sua interezza. Cosa voglio dire? Il processo di cambiamento di una società è sempre lento, anche se inesorabile, se veramente il M5S vuole cambiare la società deve cogliere quest'opportunità storica e cominciare ad entrare in un governo che è figlio della vecchia politica che vuole abbattere; il tempo dei proclami e dei vaffanculo è finito, ora siete li e dovete dimostrare di non essere solo fumo.
Non è detto che l'occasione si ripeta, soprattutto con i numeri che ha adesso.
Dal Piddì la mano è stata tesa, sono stati stilati dei punti in comune su cui lavorare; poi, un giorno, se loro dovessero salire al governo da soli, possono far fare un passo avanti a quei punti!
E' prioritario cambiare sta porcata di legge elettorale, in modo da proteggere il Paese da futuri governi di minoranza o comunque traballanti.
Il movimento pensa veramente che alla prossima tornata elettorale avranno i numeri per governare da soli? Io penso che il malcontento che finora li ha sostenuti li travolgerà, la Piazza è facile a mutare simpatie.
Finora hanno fatto bene a tenere duro, dai piagnistei dei primi giorni si è passati ad 8 punti sulla carta, tenga ancora qualche giorno, giusto per ottenere qualcosa in più di una manciata di punti su un foglio. Ma poi basta, la corda a forza di tirarla si spezza, e se si spezza e si va a rivotare si rischia che col moncherino che rimane ti ci impicchi...

Paese sull'orlo di una crisi di nervi.

Pro.
Siamo al delirio più completo; c'è una caccia mediatica al grillino senza precedenti.
Causa l'estrema trasparenza dei partecipanti al M5S, si sta assistendo in questi giorni a qualcosa mai visto in Italia. Non godendo di opportuna copertura mediatica e relativo favoritismo, si spulcia qualunque cosa facciano e dicano. Si decontestualizza ed estrapola quello che dicono in modo da irriderli e metterli alla berlina, per poter poi dimostrare che quando dicevano che questi erano giovani ed inesperti avevano perfettamente ragione.
Ma si guarda la forma per tralasciare la sostanza: quanti altri parlamentari hanno una propria presentazione on line che sia spontanea e non costruita in uno studio televisivo (e l'immagine di silvioberlusconi con alle spalle la libreria finta e sulla scrivania la foto di famiglia, la seconda, è scolpita nella storia della politica e della tv italiana); a quante riunioni di partito on line abbiamo assistito finora? Quanti capi di partito tengono un blog da anni in cui scrivono di tutto e cercano di tenere un rapporto quasi diretto col proprio elettorato?
Credo che il M5S sia un bellissimo laboratorio politico in cui si stanno sperimentando nuove forme di comunicazione tra eletti ed elettori; ovviamente in qualunque laboratorio che si rispetti parecchi esperimenti vanno male, ma già il fatto stesso che ci sia voglia di provare a cambiare qualcosa è positivo!
Seguano l'esempio anche gli altri partiti, anziché stare a criticare ogni cosa per partito preso!
Il Piddì e tutti i piddìni, da 10 giorni ormai, stanno facendo di tutto per avere l'appoggio, vitale, del M5S per poter governare, senza capire che sta fiducia devono sudarsela! In campagna elettorale, il movimento ha sempre sostenuto di mandare tutti a casa i componenti della vecchia politica con i loro modi di malaffare, come pretendono che ora questi gli diano la fiducia? Come ci si può fidare di un partito che in tutti questi anni non è stato capace di fare opposizione, e quando ne ha avuto l'occasione non ha manco saputo governare?
Si comportano come quei ragazzini che hanno bisogno di un paio di compagni per poter giocare a calcetto e, dopo aver detto peste e corna di loro, adesso pestano i piedi per averli in squadra e poter cominciare la partita!
Ancora, in 20 anni di berlusconismo, non avete capito che più si attacca un personaggio, più l'italiano medio parteggia per lui? in 20 anni a quello la gli avete detto di tutto (spesso anche a ragione) e in 20 anni gli italiani lo hanno votato sempre (anche perché da chi gli andava contro non c'era mai una politica seria), adesso il bersaglio è il movimento, calunniandone le ideologia, i metodi, gli abiti, il linguaggio e tutto ciò che gli gira attorno, senza capire che stanno cadendo nello stesso errore fatto col titolare del lemma "conflitto di interessi".
Lasciateli stare, fate le vostre proposte, svecchiatevi. E vincerete voi, loro e soprattutto noi!

lunedì 18 febbraio 2013

Insegnamenti

Non so se tu mai un giorno potrai leggere queste parole.
Non so nemmeno se esisterai un domani; in questo momento sei il desiderio più grande, nemmeno so se ti realizzerò.
Ma se per buona sorte, o per bravura, tu un giorno ci sarai e capiterai da queste parti, allora voglio trasmetterti qualcosa che ho imparato.
Ragiona con la tua testa, non fidarti ciecamente di ciò che pensa la maggioranza: confronta le opinioni e fattene una tua.
Non ti arrendere mai: se pensi che la tua sia una buona idea, portala avanti fino in fondo. Prima o poi incontrerai qualcuno che la appoggerà e ti aiuterà a realizzarla.
Sii paziente: cercheranno di demolirti in tutti i modi, ti demoralizzeranno, ti metteranno i bastoni fra le ruote, ti faranno sentire solo. Ma tu sii paziente, è difficilissimo, ma se ci riuscirai, alla fine, i frutti della tua pazienza avranno un sapore migliore.
Pondera tutte le tue scelte, non prendere decisioni avventate, usa l'istinto, ma non scommetterci troppo sopra: solo così, guardandoti indietro, non avrai pentimenti.
Fa che la tua vita possa essere un esempio: non è detto che chi ti sta affianco ti segua da esempio, ma tu e la tua coscienza sarete a posto.
Ama.
Sii positivo, non essere pessimista: solo una mente allenata a cercare il lato positivo su tutto, può scovare la luce nelle avversità.
Infine ricordati sempre di una cosa: io e tua madre ti vorremo sempre bene, qualunque cosa tu faccia e qualunque decisione tu prenda.
Non vedo l'ora di conoscerti.

mercoledì 13 febbraio 2013

Bimbiminkia

Mai nome fu più azzeccato: "bimbi", perché sono dei bambini, mentalmente, culturalmente, anagraficamente; "minkia", perché fondamentalmente sono delle minchie, nell'accezione siciliana del termine: dei cazzoni, stupidi, arroganti, ignoranti, boriosi ed ottusi.
Nell'immagine sotto, un esempio. I scream sarei io, l'altra è la bimbaminkia, che è pure parente della mia ragazza.
conversazione con bimbaminkia
Nel contesto delle dimissioni del Papa, sul web si è scatenato il delirio: chi rideva, chi era preda dello sconforto, chi coglionava, chi si incazzava perché gli altri coglionavano.
Io coglionavo.
In separata sede ho anche espresso le mie idee seriamente, che non erano di coglionamento, tutt'altro, ma su fessbuck mi andava di coglionare.
Il coglionamento ha dato fastidio alla bimbaminkia che, dal basso della sua ignoranza e incurante dei 20 anni che ci separano, ha creduto intelligente riprendermi come se stesse parlando con un bimbominkia suo pari.
Esordisce esortandomi a portare rispetto per le persone che credono alla chiesa cattolica cristiana. Come se stessi offendendo loro o qualcun altro, nella foto che avevo pubblicato immaginavo un Joseph Ratzinger libero da impegni e dedito alla costruzione della Morte Nera (che nemmeno voglio stare a spiegare cos'è, Guerre Stellari, vi basta sapere questo).
Rispondo all'esortazione della bimbaminkia facendo notare che anch'io credo nella Chiesa, evidenziando il maiuscolo, data l'importanza del termine in questo contesto; ma che i discorsi di certe persone (nella fattispecie il Vescovo di Roma) non mi sono mai piaciuti più di tanto.
Per tutta risposta, la bimbaminkia fa sfoggio d'arroganza e dice che non ha bisogno di un maestro (ne avrebbe anche tanto, visti i continui errori grammaticali e di periodo a cui ci sottopone periodicamente) e mi ribatte che devo portare rispetto per le persone che credono al Papa.
Mantengo la calma e faccio notare che è lei la prima a non portare rispetto per chi la pensa diversamente da lei! e se la cosa non le garba è invitata a non leggere, tanto non la obbligo di certo io a leggere le mie cazzate!
Ed ecco la summa del bimbominkia: chiama in causa la Repubblica italiana, farneticando una sua libertà di lettura, scrittura e operare come più le aggrada, dimenticando che è ospite della mia bacheca, parla con uno molto più grande di lui, e soprattutto si contraddice perché la tanto vantata libertà concessagli dalla Repubblica italiana la invoca solo per lei, visto che aveva esordito intimandomi di smetterla con questi messaggi!
Termino io rispondendo, appunto, che pure io vanterei la stessa libertà!
E come al solito, quando fai notare le contraddizioni, il bimbominkia scappa, o insulta: nel suo caso tutti e due. Per decenza ho omesso nell'immagine i "ridicolo" (suoi) e i "puzzi di latte" (miei), ma ci siamo capiti.
Adesso, dopo che si sono intromessi pure i genitori (bimbiminkia pure loro, anzi, senza "bimbi", d'altronde il pesce puzza dalla testa, si dice dalle mie parti) mi ha tolto l'amicizia: nella sua ignoranza non si rende conto che mi ha pure fatto un favore, visto che la sua vita su fessbuck era una diarrea continua di uan diresccion e cazzate varie da bimbiminkia.
Lo scrivevo pure qualche giorno fa: il mondo occidentale è in decadenza!



lunedì 11 febbraio 2013

Papa

In un'epoca in cui NESSUNO si dimette, quest'uomo lo fa di sua spontanea volontà e da una delle poltrone più importanti del pianeta.Il coraggio non gli manca, l'avesse avuto in certe esternazioni avrebbe avuto anche la stima di coloro che non vedono con favore l'istituzione chiamata Chiesa...Avesse avuto lo stesso coraggio per quanto riguarda lo scandalo dei preti pedofili, l'esenzione dell'IMU per gli edifici fonte di reddito appartenenti alla Chiesa ora parleremo di un altro Papa.
L'ho sempre criticato, ma questo gesto me lo rende più umile, umano e degno di rispetto.
Spero solo di non ritrovarmelo a Porta a porta, ma credo che si ritirerà a vita privata.
Ora, per favore, datecene uno più "moderno", carismatico e soprattutto giovane!

giovedì 7 febbraio 2013

Rasmus

Ieri mattina Fessbuck ha deciso che il mio nome non era veramente il mio...
Si, siccome era scritto con caratteri greci allora stavo utilizzando un nome falso.
Per 2 anni andava bene, ieri mattina si sono svegliati e si sono accorti che se scrivo il mio nome (reale, sia chiaro) con caratteri non latini, allora sono un fake.
Non ho mai insultato nessuno (tranne qualche politico), non ho mai fatto nulla degno di segnalazione, ma mi hanno intimato ad usare il mio nome e cognome reale.
Il fatto è che già lo facevo, e l'ho sempre fatto!
Se dall'altro lato dell'oceano c'è un ragazzotto americano ignorante di lettere classiche, o peggio ancora un software con poca elasticità mentale, io che posso farci?
A me da fastidio mettere nome e cognome, sarò pur libero di oscurarlo in qualche maniera?
"Eh, ma così chi ti cerca non ti trova" Estiqaatsi direbbe che chi mi cerca veramente sa come trovarmi.
"Eh, ma così i tuoi amici non ti riconoscono" Estiqaatsi controbatterebbe che i miei amici mi conoscono e sanno che faccia ho, la foto c'è e poi ormai loro mi riconoscevano immediatamente per via di quei caratteri strani, poco noti ed utilizzati nel mondo.
La cosa che mi fa rabbia è l'imposizione senza poter ribattere che già ero nel giusto!
Non c'è una mail di assistenza (se non in lingua inglese a cui, a quanto pare, raramente rispondono), non esiste modo per ripristinare quel bel nome.
Mi sento derubato dell'identità.
Adesso mi chiamo Rasmus Iscream Lino.
A Fessbuck è andato bene che stavolta usassi un nome falso, palesemente falso.
Fra un po, appena se ne accorgono, mi intimeranno di cambiarlo di nuovo. Arriveremo al punto che mi bloccheranno l'accesso e solo allora avrò modo di far valere le mie ragioni.

domenica 3 febbraio 2013

'89

Era il 1989, avevo appena 10 anni, andavo in quinta elementare ed uno dei miei idoli era Jovanotti!
Stamattina ascoltavo "scappa con me", era da un bel po di anni che non l'ascoltavo e mi sono messo a ridere come un cretino! Quando avevo 10 anni quello era un punto di riferimento dell'"essere romantico"!
Si, ero un bambino... anche Lorenzo Cherubini lo era, praticamente.
Cioè, ascoltando la canzone, si può credere che la stessa persona, quasi 20 anni dopo, possa aver scritto "A te", forse una delle più belle canzoni d'amore mai scritte?
Ne ha fatta di strada il ragazzo...

giovedì 31 gennaio 2013

Tu

Chissà se mai un giorno riuscirò ad esprimere a parole e fatti quanto sei speciale, quanto sei unica e quanto ti amo!
Mi hai cambiato la vita, nettamente in meglio.
Mi hai fatto fare pace con una parte di me, e non credevo che ci sarei mai riuscito.
E tu non ti reputi alla mia altezza?!
Io non ho nessuna altezza! Sono io che continuo a chiedermi che ci fa uno come me con una magnifica ragazza come te!
E me lo chiedo sul serio...
E non ho risposte...

mercoledì 30 gennaio 2013

Sono stanco

Sanno tutto loro: sanno come si risponde ai giornalisti che provocano, sanno come si reagisce quando non ti danno i rigori sacrosanti, sanno come si parla di giustizia sportiva, sanno chi sono i giocatori forti e chi i dopati, sanno che qualunque cosa succeda noi siamo i ladri e per loro "l'arbitro sbaglia, può capitare", ma se succede al contrario sanno che noi non dobbiamo aprire bocca, mentre per loro è un complotto e la morte del calcio, sanno che se l'arbitro ti dice che "non se la sentiva" devi stare calmo, ma sanno anche che se pensi di avere subito un torto non ti presenti alla premiazione di una finale in mondovisione e che è giusto così.
Loro sanno tutto e noi siamo ignoranti.
Visto che io invece penso l'esatto opposto, ho deciso di non parlare più di calcio con loro, perché sono loro gli ignoranti, ed in quanto tali sono pure bambini arroganti.

lunedì 28 gennaio 2013

DDT

Al figlio di p*****a che ha introdotto il digitale terrestre in Italia:
ti dovrebbe venire un attacco di dissenteria da chiedere l'amicizia al cesso e dopo una "relazione complicata" di qualche giorno, chiedere la cittadinanza su quella tazza!
dovresti essere ricoperto di spunti dall'intero popolo italiano e solo dopo aver fatto la conta se ne manca qualcuno, ricominciare il giro!
Niente, ti odio e se ti becco ti dico anche il resto!

Don Dj

Certo che se vado a Messa e trovo il prete che dirige l'assemblea facendo cantare prima quelli alla sua destra e poi quelli alla sua sinistra, ti viene il dubbio se stai in chiesa o in discoteca...
E non parliamo degli applausi che è meglio...

domenica 27 gennaio 2013

Dilemmi

Quanto può una persona andare contro i propri principi e propositi pur di ottenere lo scopo prefisso? quanto in basso può scendere e quanto può umiliarsi? e se riuscirà ad ottenere quello che voleva, non sarà poi cambiato nell'anima? ne sarà valsa la pena? Le sue decisioni e i suoi compromessi per ottenere quello che voleva, non lo avranno fatto cambiare?

Fessbuck e i suoi derivati

Scorrendo le pagine del social network più popolare in Italia ci si rende conto di quanto sia caduto in basso questo Paese (o forse non è mai stato in alto e ci si accorge solo ora di quanto sia mediocre).
La maggior parte delle persone scrive sgrammaticata: non conosce la differenza tra la "e" congiunzione e la "è" verbo. Non sa chiudere i periodi, non conosce le parole e le scrive per come le ha sentite (l'ultimo obbrobrio è "c'è" per dire "cioè").
Per non parlare degli argomenti.
Se si parla di sport sembra di stare in curva, ci si insulta e la discussione degenera facilmente.
Se parli di politica, si parla per argomenti imboccati dai mass media, si utilizzano frasi fatte e in pochissimi prendono la briga di informarsi veramente.
Si condividono foto con frasi spesso fuori contesto, o di dubbia fonte...
E' un cortile, ma di quelli popolari.

sabato 26 gennaio 2013

Decadenza moderna

Siamo cresciuti male negli ultimi 30 anni.
No, i nostri genitori c'entrano marginalmente, loro lavoravano e ci piazzavano davanti la tv per un tot di ore al giorno, ore che sono aumentate negli ultimi 20 anni...
La tv ci ha cresciuto male: ci ha dato dei punti di riferimento, degli idoli e anche dei modelli che difficilmente sono applicabili una volta che abbiamo raggiunto l'età adulta.
Siamo cresciuti vedendo lo sfigato della scuola che grazie alla propria intelligenza riesce a conquistare la bella della classe. Abbiamo visto orde di ragazzi dichiararsi nei modi più romantici possibili. Ci sono kilometri di filmati dove vediamo gente adulta o quasi che con anelli enormi e ginocchia sane fanno promesse che poi manterranno tutta la vita.
Purtroppo poi cresci e vedi che lo sfigato della scuola è diventato lo sfigato del supermercato (stavo per scrivere dell'ufficio, ma ormai un lavoro in ufficio non può essere considerato da sfigati) che non sa spiccicare 2 parole per far capire alla "più decente" del supermercato che le piace, e per questo vivrà coi propri genitori finché la pensione li manterrà. Vedi anche che i ragazzi romantici sono diventati rari come le tigri del Bengala (e altrettanto le ragazze eh!) solo perché qualche ragazza idiota in passato li ha inibiti ed adesso il massimo di concetto romantico che conoscono è una catena di santantonio mandata con un sms.
E non voglio parlare della dichiarazione in ginocchio con l'anello... nessuno fa più queste cose. L'anello costa un botto, in ginocchio non ci mettiamo più manco in chiesa e l'eventuale ragazza ricevente di cotanta proposta se la filerebbe via imbarazzata...
Nella più realistica delle visioni lo sfigato troverà a 35 anni una ragazza che non ne può più di bellocci vuoti e si renderà conto che gli sfigati erano quelli che ha frequentato finora e non quel ragazzo timido che conosce dai tempi della scuola.
Tralascio la parte dei ragazzi romantici, quelli di adesso manco sanno togliere le mani dallo smartphone e se devono dichiararsi lo fanno in modo così rozzo che ancora non mi spiego come faremo a non estinguerci nel giro di qualche decennio.
Dichiarazione? Quella di oggi è senza anello, non si hanno i soldi a sufficienza per comprarne uno, forse in ginocchio, ma in privato, in modo che lei non diventi rossa dall'imbarazzo, glielo chiedi, magari in modo fantasioso, facendole vedere un album con le vostre foto. Se sei fortunato ti dice di si subito, altrimenti si prende pure il suo tempo lasciandoti li come un cretino: già, non se l'era immaginato così il finale.
Modelli sbagliati, poco realistici...

E siamo qui

Ci riprovo, sarà l'ennesima volta...
Quel blog l'ho abbandonato, fondamentalmente perché volevo proprio cambiare.
Ma anche perché era diventato troppo di dominio pubblico, e io ho bisogno di un diario e non di una piazza.
Boh... speriamo che duri