venerdì 4 aprile 2014

Esportare la democrazia

Quello dell'esportazione della democrazia è un concetto relativamente recente, ma diciamoci la verità: più che un ideale è una scusa per invadere territori stranieri e far girare la propria economia.
Si, perché più che altro è farsi belli agli occhi dell'opinione pubblica con belle parole e nel contempo nascondere le effettive nefandezze che si fanno nel Paese in cui si pretende di esportare tale democrazia.
Ci sono diverse considerazioni da fare; in primo luogo, con che diritto pretendiamo di avere noi ragione dicendo che la "democrazia" sia il miglior sistema di governo esistente, esistono tante altre forme di governo che non necessariamente prevedono una consultazione dei governati per decidere chi li deve governare. Oltretutto all'interno stesso del gran calderone della democrazia ne possiamo vedere varie forme, alcune delle quali prevedono perfino dei regnanti (ed in quei Paesi non si sta nemmeno tanto male).
Un'altra considerazione che mi viene da fare è che quella che noi chiamiamo democrazia e che prevede un suffragio universale, degli eletti che legiferano e mandano avanti la collettività, è una forma di governo molto recente, se paragonata alla storia dell'umanità.
All'alba della civiltà infatti vigevano varie forme di oligarchia, dove i più anziani e saggi decidevano per tutti; man mano che le comunità si allargavano, nacquero i regni, che nella loro forma peggiore divennero tirannidi; in Grecia c'è una prima intuizione di ciò che abbiamo adesso: nasce il concetto di "democrazia", ovvero governo del popolo, nel senso che il popolo eleggeva i propri rappresentanti, ma mica votavano tutti. Esperimento provato un po' ovunque e con diverse varianti, ma sostanzialmente fallito, visto che dappertutto nacquero regni ed imperi retti da monarchi assoluti.
Col passare dei secoli i regnanti concessero sempre di più ai propri baroni, ma solo dalla Rivoluzione Francese in poi c'è la presa di coscienza che è il popolo a decidere del proprio destino e di chi lo deve governare. E dopo due secoli abbondanti stiamo ancora cercando di migliorare questa cosa che chiamiamo "democrazia".
Dopo tutto sto pippone di excursus storico, cosa voglio dire? Che ci vogliono secoli per arrivare alla consapevolezza che la democrazia è un diritto dell'uomo, che tale diritto però lo si deve guadagnare e soprattutto lo si deve desiderare e manco è detto che si stia meglio di prima con esso.
Quindi, vogliamo esportare la democrazia? Insegniamo loro cosa significa, che bene prezioso sia e non imponiamolo con la forza che tanto è tutto inutile, perché se qualcuno viene con la forza a casa mia ad impormi una cosa, potrà essere pure la cosa più bella del mondo, ma se non ho gli strumenti per capirla, allora non la vorrò mai!

Nessun commento:

Posta un commento