lunedì 7 aprile 2014

La città moderna

Stavo riflettendo sulla composizione di una città moderna, senza una propria individualità o connotazione caratteristica, con una storia ormai sbiadita o del tutto inesistente, visto che è relegata al singolo quartiere del centro storico.
L'essere umano è un animale sociale (il più delle volte) e per questo, da sempre, ha vissuto in comunità che col passare delle epoche si sono ampliate sempre di più.
Adesso però nelle grandi città non c'è più quella caratteristica che accomunava le vecchie comunità. Sono troppo grandi, smisurate, per avere una singola identità; per cui si assiste alla nascita di diverse identità all'interno della stessa città, e ciò è delegato ai quartieri, storici, periferici, residenziali ecc... tutti con caratteristiche peculiari, ma manca sempre qualcosa, non so cosa, ma se si va in cittadine più piccole si nota la differenza. Sarà perché si conoscono tutti, si partecipa assieme alla vita politica e si creano equilibri che durano nel tempo, ma il fatto è che una cittadina più piccola è più a misura d'uomo.
Non è un caso che la qualità della vita e quindi la durata stessa è superiore nei paesi e nelle piccole città.
Si vive meglio ed è come se il tempo stesso avesse una misura diversa, meno frenetica, più umana.
Ed io vivo in una cittadina da centomila abitanti: credo che non potrei mai andare ad abitare in una città ancora più grande! E sono anche legato alla mia terra ed al pensiero di avere il mare a portata di vista, perché altrimenti me ne andrei pure in campagna...

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