venerdì 6 giugno 2014

Che due marò!

Non se ne può più della vicenda di sti due militari in India, veramente.
Da una parte ci sono questi che hanno ammazzato due pescatori scambiandoli per pirati e devono ancora essere giudicati a più di 2 anni di distanza. Ci sono dei conflitti diplomatici che coinvolgono mezzo mondo, ma tutto quello che sappiamo fare qui in Italia è piagnucolare per riaverli indietro, come se fossero innocenti.
Poi c'è l'India che pretende di giudicarli come terroristi, che detta così sembra solo che vogliano buttarla in caciara perché non hanno nessun appiglio legale a proprio favore.
Nel Belpaese si fa a gara a chi spara la stronzata più grossa: l'ultima moda è quella di riportare servizi dall'India dove si vuole sottintendere che sia un popolo di stupratori e di pazzi che impiccano le proprie donne: ora, riflettiamo un momento, sono una nazione da 1 miliardo di abitanti, 1/6 della popolazione mondiale, lo riscrivo, UN MILIARDO, se prendessimo una comunità di 1 miliardo di persone a caso secondo me troveremo ben peggio che impiccagioni e stupri! E voglio solo ricordare che fino a 20 anni fa da queste parti si squagliavano bambini nell'acido e si facevano saltare per aria dei magistrati col tritolo. E  noi siamo a malapena 60 milioni, non 1 miliardo che manco so a momenti con quanti zeri si scrive!
L'ultima che ho letto è stata quella di impegnarsi alla stessa maniera per riportare a casa Dell'Utri e Cesare Battisti e giudicarli qua: ok, tutto giusto, ma perché mischiare capra e cavoli?
Non ne posso più, veramente.

lunedì 2 giugno 2014

Robocop

Ieri ho visto Robocop, quello nuovo ovviamente.
Sono sempre prevenuto nei confronti dei remake perché quasi sempre è un polpettone nostalgico molto più attento alla forma che ai contenuti, figurarsi per un film che già in origine ha una trama lineare, dove il buono sconfigge il cattivo grazie all'aiuto della tecnologia.
Questa nuova versione mi ha invece piacevolmente stupito: a parte la trama che è sempre lineare, perché ci sono i cattivi che importano droga, i poliziotti corrotti che se ne approfittano e poi il poliziotto buono a cui viene data una seconda opportunità, ma a parte questo, dicevo, è stato introdotto un elemento molto interessante, lo scienziato che si occupa di biomeccanica cibernetica e che ha una propria morale che va in conflitto con gli interessi dell'azienda produttrice di droni e protesi cibernetiche.
La novità sta appunto nell'inserimento della bioetica e di un po' di morale.
Nel primo Robocop non c'era traccia di queste idee, l'idea di fondo era che il corpo del poliziotto era di proprietà dello Stato (avendo firmato la delibera per sperimentare su di esso) e che quindi si poteva fare ciò che si voleva, visto che era considerato un oggetto.
Nella nuova versione invece c'è una famiglia dietro l'agente, che vedendolo in fin di vita opta per sperimentare su di lui la costruzione di un cyborg il cui software è gestito direttamente della mente e dalla morale umana.
[Attenzione, d'ora in avanti potrebbero esserci dei piccoli SPOILER seminati qua e la]
Ma la novità non si ferma solo in questo atteggiamento da parte degli sceneggiatori: c'è una parte, durante l'addestramento, in cui lo scienziato manomette fisicamente il cervello del poliziotto, in modo che il software lo bypassi durante il combattimento nudo e crudo; sovvertendo quindi l'ideale di fondo su cui si basava l'esperimento, ovvero umanizzare i droni per poterli utilizzare anche come polizia.
Un'altra scena in cui si avverte una certa morale nella storia è quando, poco prima della conferenza stampa al pubblico, il poliziotto, immagazzinando i dati dell'attentato che lo ha ridotto così, ha uno shock per cui per sedarlo gli abbassano i livelli ormonali tanto da renderlo praticamente un automa e non più un essere umano.
Insomma, è pur sempre un film fantascientifico d'azione per cui è quasi ovvio che certi temi vengano solo sfiorati, però è bello vedere un prodotto che hai apprezzato da piccolo perché in fondo ti piaceva che tutti si sparavano ed il buono alla fine vinceva, e che adesso, da adulto, lo apprezzi nuovamente perché vengono inserite certe tematiche.
Consigliato.

domenica 1 giugno 2014

La mia Europa

O meglio, quella che vorrei.
La mia idea di Europa è molto simile come assetto agli Stati Uniti, perché è inutile che ci giriamo tanto attorno, ma è a loro che vogliamo somigliare politicamente (come stabilità) ed economicamente.
Nella mia Europa il Parlamento europeo ha un potere sovranazionale, viene eletto da tutti i cittadini europei in un'unica settimana, e legifera in modo egalitario per tutti i cittadini europei.
Nella mia Europa tutti i cittadini pagano le tasse in uguale misura, e tutti quelli che le evadono sono puniti allo stesso modo.
Nella mia Europa ogni Nazione legifera per le questioni peculiari, ma delega la Comunità Europea per le questioni di carattere comune.
In questa Europa il servizio di leva non è obbligatorio, vi è una comune forza armata che, dopo un primo periodo di prova nel proprio Paese di nascita, poi svolge almeno un biennio continuativo della propria carriera militare fuori dai confini nazionali, con "aggiornamenti" trimestrali su base quinquennale.
In questa Europa i confini vengono difesi collettivamente e non si lascia alla singola Nazione l'onere di tale difesa: il suo unico dovere sarà quello di fornire alloggi e logistica.
In questa Europa se un reato è "federale", ovvero viene violata una legge comunitaria, si può andare in prigione in qualunque posto all'interno della Comunità Europea, se la pena è superiore all'anno. Tanto più lontano, quanto è più grave la colpa.
In questa Europa vi è una moneta unica, chi volesse mantenere la propria dovrà avere comunque l'obbligo di accettare quella comunitaria anche nella piccola distribuzione.
In questa Europa bisogna conoscere almeno l'inglese elementare, e se sei inglese almeno un'altra lingua comunitaria.
Ci arriveremo mai?