martedì 15 aprile 2014

Elogio della raccomandazione

Riflettevo sulla "raccomandazione", metodo di assunzione fortemente criticato.
Secondo me invece è un buon metodo per assumere perché, in linea di principio, il raccomandato ha delle credenziali che lo farebbero preferire ad altri concorrenti per il posto di lavoro.
Il problema sorge quando il raccomandato è un inetto ed il raccomandante se ne frega.
Perché se io segnalo una persona per un determinato lavoro, lo devo fare nella convinzione che questa persona sia capace nel lavoro che andrà a fare. Perché altrimenti toglierebbe solo il lavoro a qualcuno che magari è più bravo!
Il raccomandante ha una bella responsabilità, ma purtroppo storicamente in Italia agisce da irresponsabile, segnalando persone per amicizia o convenienza personale, piuttosto per vera convinzione nei mezzi di chi sta raccomandando.
Non ci sarebbe nulla di male se si cominciasse a segnalare le persone capaci per il lavoro che dovrebbero fare, anziché usare lo strumento della raccomandazione solo per fare favori e incrementare il clientelismo.

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