giovedì 27 marzo 2014

E venne il giorno

Non si sa come tutto ebbe inizio, chi sparò per primo, chi contrattaccò più pesantemente. Con buona pace per la "distruzione mutua assistita".
La distruzione mutua assistita in fondo è sempre stata una stronzata: se 2 persone, ugualmente veloci, si affrontano con una pistola, non si sparano perché sanno che non avranno il tempo di scansarsi. Se la pistola cominciano ad averla in tanti, prima o poi trovi l'idiota che spara pur sapendo di andare incontro a morte certa.
Le notizie erano confuse, di parte, controllate e centellinate per non causare il panico nella popolazione.
Ma era tardi ormai, c'era Internet, c'erano i social network, e puoi mettere tutti i filtri che vuoi, ma le notizie si propagano ugualmente.
I supermercati erano stati ormai saccheggiati da giorni, si viveva come topi in gabbia, nelle piccole città o nelle campagne, nella speranza di non essere ulteriormente colpiti.
Il punto dove c'era l'attività di Ice, che aveva sgombrato preventivamente appena sentito puzza di saccheggi, stranamente non era stato tagliato fuori dalle linee telefoniche. Era diventato una specie di access point per le informazioni provenienti dal resto del globo. Ce n'erano altri in città, ma il suo era in periferia, lontano da porti, aeroporti e vicino la campagna: se si doveva scappare immediatamente era il posto migliore.
Certe volte Ice pensava che la vita era strana, alla fine del millennio passato pensava di aprire un Internet Point, ora ne gestiva uno clandestino. E quando pensava ciò, si ripeteva "sta attento a quello che desideri, perché potrebbe avverarsi".
Pearl aveva smesso di lavorare là. Non c'era più un "là".
Sfruttava la sua esperienza nel prestare servizio ai meno fortunati, facendo volontariato presso la vicina chiesa. Erano giorni brutti e duri per tutti, ma ci si dava da fare per renderli almeno dignitosi.
Chiunque sapesse fare qualcosa dava una mano, nel suo campo. Chiunque aveva qualcosa la condivideva, la moneta corrente era diventata la disponibilità nel fare qualcosa per qualcuno. Era una strana forma di baratto, ma in quel momento sembrava naturale fare così.
Pearl viveva con i suoi genitori in quello che doveva essere l'appartamento in cui vivere in futuro con Ice. Ma il destino aveva deciso diversamente. Dopo i primi raid nelle zone costiere, non era più sicuro il palazzo dove prima stavano: troppo vicino ad una via affollata, privo di forniture idriche regolari.
Ice invece si era stabilito nell'access point: non era sicuro lasciarlo sguarnito, c'era sempre il rischio di saccheggi, e poi poteva sempre arrivare qualche buona notizia. O per lo meno, questo era quello che andava ripetendo per dare conforto a chi aveva perso tutto.
[continua...]

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