sabato 23 marzo 2013

Come quando andavo a scuola

Parlo del Papa, quello nuovo.
A quanto pare la persona di Jorge Bergoglio era già stata sfiorata dallo Spirito Santo nel 2005, che invece poi optò per colui che divenne Benedetto XVI.
Qui prevale il mio agnosticismo, per cui solo Dio sa del perché di quella scelta, se poi 8 anni dopo è stato scelto proprio il secondo arrivato all'ultimo conclave.
Ma ritorniamo in tema.
In questi primi giorni di pontificato, sembra che il Vaticano sia scosso da una ventata di novità, umiltà e riavvicinamento ai fedeli, soprattutto quelli più emarginati, cose che tra l'altro Cristo ha detto e fatto a chiare lettere, come riportato nei Vangeli.
Assistiamo quindi a croci di legno, in luogo di quelle d'oro, esortazioni ad elargire ai poveri i soldi che dovrebbero essere spesi per una eventuale visita a Roma da parte dei suoi connazionali, ed un riavvicinamento proprio fisico del Papa con le persone che gli stanno accanto.
Tutto bellissimo, oserei dire.
Ma la mia riflessione è: se il conclave è riuscito ad eleggere questo cardinale di ormai 76 anni, con queste qualità umane, perché non è riuscita a farlo anche prima?
Perché ha aspettato che tutto il Vaticano fosse travolto dagli scandali? E tra preti pedofili e maggiordomi spioni ce ne sono stati tanti da far perdere le forze anche ad uno tosto come Ratzinger!
Sembra come quei ragazzi che a scuola "sono intelligenti ma non si applicano", perché si vede che quando si impegnano sanno fare cose eccellenti, ma devono essere spronati tanto prima di riuscirci!
Proprio come me quando andavo a scuola...

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