venerdì 12 luglio 2013

Il cappio al collo

Nel febbraio 2011 ho aperto una cartoleria, in piena crisi.
Il primo anno, ovviamente, non è che sia andato granché bene: mi dovevo far conoscere, dovevo acquisire una clientela fissa, alcuni errori sulla tipologia di merce da acquistare e così via...
Il secondo anno cominciano a vedersi i miglioramenti, alla fine un buon 50% in più rispetto all'anno precedente.
E' iniziato adesso il terzo anno di attività, e le prime impressioni sono un 30% in più rispetto all'anno precedente: non male, in tempo di crisi.
Ma tutto ciò non basta.
Pur avendo aperto con tutte le agevolazioni che lo Stato poteva darmi, ho delle spese fisse a cui non posso esimermi.
3000 e passa euro di INPS all'anno, pensione che non vedrò mai, se continuano così le cose in Italia; 500 euro di spazzatura che il comune vuole, pur non venendosela a prendere; 100 euro mensili di media tra luce e telefono; 800 euro fissi ogni mese tra affitto e rate della finanziaria a cui ho chiesto il prestito per avere liquidità ed iniziare.
Tutto questo per dire che si, il negozio ce la fa bene o male a pagare tutto questo, ma per me cosa resta? Possibile che stia 8 ore al giorno li dentro per la Patria? Ed un futuro come lo creo? Cosa, lo sto già creando? Non si vede allora...
Io li capisco tutti questi imprenditori che si tolgono la vita oberati dai debiti e dalla vergogna per non essere riusciti a soddisfare le aspettative della società e della propria famiglia soprattutto. Non sono gesti che farei, chiariamoci, ma li capisco!
Ed il cappio al collo non se lo mettono loro da soli: glielo sta mettendo lo Stato, che nel migliore dei casi è assente, ma quotidianamente lo si vede come uno strozzino che mette una tassa su qualunque cosa.
E la colpa non ce l'ha solo il Governo attuale, ce l'ha chi è venuto prima di loro (in molti casi però sono sempre gli stessi), e chi in 20 anni non ha saputo combinare niente per il futuro dei propri figli!
Ce l'ha chi 30 anni fa ha continuato a vivere nel lusso pensando che nulla sarebbe cambiato.
Ce l'ha chi ha votato sempre le stesse persone per tutto questo tempo, ce l'hanno i miei genitori, i vostri genitori e i loro genitori a loro volta, che col loro voto hanno creato una macchina statale difettosa e piena di falle.
Adesso è tardi per rimediare, non si torna indietro dopo errori del genere. Si deve chiudere quest'epoca e riaprirne una nuova, anche in modo violento. Purtroppo però sono stati bravi anche nel drogarci di roba inutile, siamo pieni di roba inutile.
Sappiamo tutti chi è Steve Jobs, ma in pochissimi conoscono Richard Stallman.
C'è tantissima ignoranza in giro, non intendo quella grammaticale (che è grave e persistente), ma proprio mancanza di conoscenza delle cose che ci circondano, e altrettanta arroganza!
Scusate la botta di pessimismo, sarà che è luglio e in cartoleria girano pochissimi soldi ;)
A chi dice che i soldi non danno la felicità, rispondo che è vero, però aiutano a gestire bene la tristezza!

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